L' AZIENDA AGRICOLA



L’Azienda Agricola «Poggio del Castagno» che, dal 1980 , coltiva con il Metodo Biologico/Biodinamico , si estende per sedici ettari di cui 7 di bosco, che la circondano delimitandone i confini, tra aia, campeggio e giardino per l’agriturismo, i restanti 8 ettari coltivati a noccioleto , uliveto , orzo , frumento e ortaggi . L’Azienda è certificata da BioAgricert.

IL METODO DI COLTIVAZIONE BIODINAMICO



Il metodo di coltivazione biodinamico promuovendo l’azione di quelle forze che producono la vita nel terreno, nelle piante e negli organismi in genere, agisce nel migliorare la vitalità dell’ambiente biologico.

Questo metodo rappresenta un fattore di primaria importanza per ottenere negli alimenti forze vitali che li hanno costruiti. 

L’apporto di queste forze è un aspetto fondamentale del processo di alimentazione ed è strettamente dipendente dal metodo di coltivazione.

Caffè d'orzo



L’orzo è un'antica pianta la cui origine risalirebbe alla preistoria e se ne sarebbe trovata una varietà, persino nelle tombe egizie. L’orzo veniva citato anche da Mosè. In medicina Ippocrate lo prescriveva nelle malattie più gravi.

Particolarmente delicato nel sapore e nell’aroma dovuto dal metodo di coltivazione e dalla caratteristica tecnica di lavorazione. Tostato a legna da una delle più antiche torrefazioni italiane, fondata in Toscana nel 1831, con un tradizionale metodo di trasformazione, tramandato di generazione in generazione, che, utilizzando due tipi differenti di legna da ardere, arricchisce la qualità del prodotto esaltandone la qualità.

Usato per preparare un’ottima bevanda calda , nutriente, rilassante e digeribile: tradizionale colazione del contadino maremmano, accompagnata da ricotta calda. È consigliato per preparare ottimi caffellatte con la caffettiera napoletana o la macchina espressa a metà filtro.



L’Azienda Agricola «Poggio del Castagno» che, dal 1980, coltiva con il Metodo Biodinamico ,
si estende per sedici ettari di cui 7 di bosco, che la circondano delimitandone i confini, tra aia,
campeggio e giardino per l’agriturismo, i restanti 8 ettari coltivati a noccioleto, uliveto, orzo, frumento e ortaggi. L’Azienda è certificata da BioAgricert e dalla Demeter
Il metodo di coltivazione biodinamico promuovendo l’azione di quelle forze che producono la vita
nel terreno, nelle piante e negli organismi in genere,agisce nel migliorare la vitalità dell’ambiente biologico. Questo metodo rappresenta un fattore di primaria importanza per ottenere negli alimenti forze vitali che li hanno costruiti.

la qualità necessaria a vitalizzarli ed a potenziarne le proprietà organolettiche.
Gli alimenti raccolgono nella loro configurazione l’impronta delle

L’apporto di queste forze è un aspetto fondamentale del processo di alimentazione ed è strettamente
dipendente dal metodo di coltivazione

NOCCIOLE



Il Nocciolo è la prima specie arborea affermatasi dopo la glaciazione. Conosciuto fin dall’Epoca Terziaria come attestano ritrovamenti fossili.
Il suo legno è usato dai rabdomanti. Associato al mistero ed al soprannaturale si pensa protegga dai fulmini.


Secondo Virgilio i romani lo ritenevano simbolo di pace e riconciliazione .

Nei matrimoni è emblema di fecondità .
Per Dioscoride era un ottimo rimedio contro morsi di animali velenosi, verminosi e tosse.
Ottima merenda scolastica perché favorisce la concentrazione per la sua ricchezza di composti fosforici (R. Steiner).

100gr. di nocciole contengono i seguenti principi nutritivi: Proteine gr. 12,7 – Fosforo mg. 320- Ferro mg. 4,5 – Calcio mg. 250- Zuccheri gr. 18- Grassi gr. 60,9 – Vitamine (mg. 0,47) B2, A, E, De C.

Valore energetico: 6,25 calorie per grammo

L'OLIO D'OLIVA



Le origini dell’olio d’oliva si perdono nella notte dei tempi. Le prime testimonianze dell’utilizzo dell’olio risalgono al 4000 a.C., in Armenia e Palestina.

Furono i Romani a divulgare la pianta in tutti i territori dell’Impero e a imporre il pagamento dei tributi sotto forma di olio di oliva.

Con la caduta dell’Impero Romano, anche la coltivazione dell’olivo cadde in disgrazia.

Nel Medioevo vennero recuperati i terreni migliori per la produzione dei cereali di base e per la coltivazione dell’albero di ulivo.

Nel Rinascimento, grazie alle abbazie cistercensi e benedettine, custodi di piante ed erbe, furono salvate l’olivicoltura dall’abbandono.

L’olio extravergine di oliva è ricco di acidi grassi monoinsaturi.

Questi riducono alcune malattie croniche, riduce il colesterolo cattivo HLD e fa aumentare quello buono HDL.
Tra le tante sostanze benefiche, l’olio EVO è ricco di antiossidanti, flavonoidi, polifenoli e squalene.